La semplificazione della vendita diretta di vino, in cantina, così come di tutti gli altri prodotti agroalimentari da parte delle imprese agricole, è una delle priorità del nuovo governo guidato da Mario Draghi.
Lo ha chiarito il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, nel presentare ieri, martedì 9 marzo, le linee programmatiche del Mipaaf alla Commissione Agricoltura del Senato.
«La vendita diretta – ha dichiarato Patuanelli – è un’attività insostituibile e voce ogni giorno più importante per le imprese agricole, sempre più attente ad avere un rapporto diretto e di fiducia con i consumatori».
Si deve intervenire per semplificare le procedure, attraverso un miglioramento delle normative già oggi in essere e con nuove risorse per stimolare la nascita dei farmers market».
Più in generale, Patuanelli ha precisato che il governo ha intenzione di compiere «un lavoro mirato che dovrà essere svolto per le singole esigenze settoriali in ragione delle peculiarità di ciascuno».
Un riferimento implicito ai tavoli di filiera, come quelli su grano e pasta, olio, agrumi, zootecnico, birra, canapa, frutta in guscio, vino, ortofrutta, per citarne solo alcuni.
«Tutti – ha commentato il titolare del Mipaaf – rappresentano senza dubbio gli strumenti più adatti per la programmazione di interventi in grado di apportare valore aggiunto ai soggetti coinvolti e per operare scelte condivise e calibrate alle diverse realtà».
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.